«E’ la collezione più nuda che abbia mai fatto. Ho voluto un rapporto molto stretto tra vestito e corpo per ottenere un’immagine libera e fuori dagli schemi». È con queste parole che Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della Maison Valentino, presenta la sfilata Womenswear Spring/Summer 2024, una performance che è fondata sul concetto di libertà e emancipazione del corpo femminile.
“Ecole”: È questo il nome della nuova sfilata pret a porter di Valentino, ambientata all’Ecole des Beaux Arts di Parigi il primo di ottobre, dove il direttore creativo della maison manda un forte messaggio di libertà attraverso il nudo.
La collezione, accompagnata da una potente performance performance di FKA wings, ha celebrato la femminilità e la libertà del corpo femminile.
L’obbiettivo di Piccioli è quello di affermare la potenza della bellezza naturale nella sua semplicità, svincolandola da una visione dipendente allo sguardo maschile, dai pregiudizi.
Piccioli, nonostante il nudo abbia creato scandali, condanne e riprovazioni, vuole esaltare il corpo in una celebrazione di femminilità e di umanità, vuole ritornare alla sua idea base di stato naturale. Infatti, La nudità presentata da Valentino è priva di provocazioni, al contrario è un forte richiamo alla libertà e alla naturalezza del corpo umano, presentato con una grazia e un’armonia che riescono ad elevare la sua femminilità.
Anche l’ambientazione si fa carico del messaggio che il designer vuole mandare. Infatti, la galleria dell’école des beaux arts, monumento importante dell’arte neoclassica, rappresenta a pieno la classicità e l’immaginario idilliaco a cui Piccioli fa riferimento. E, Non a caso la collezione è battezzata École, «perché le scuole sono il luogo dove di forma la cultura delle nuove generazioni».
La collezione si concretizza attraverso una sequenza di outfit bianchi, un colore che il designer Piccioli collega idealmente alla famosa collezione di Valentino Garavani nella Sala Bianca, La collezione si concretizza attraverso una sequenza di outfit bianchi, un colore che il designer Piccioli collega idealmente alla famosa collezione di Valentino Garavani della Sala Bianca, che “fu capace dii raccontare una donna diversa”. Lo sguardo è catturato da abiti di piccole dimensioni che mettono in mostra le gambe e una porzione di pelle scoperta, realizzati in cotone. Questo materiale essenziale è reso speciale grazie a una tecnica di lavorazione denominata “altorilievo,” che conferisce al tessuto una tridimensionalità, dando vita a creature fantastiche e motivi barocchi. Questi dettagli decorativi si adattano al corpo, definendo la silhouette in modo unico. Piccioli afferma:”È un approccio differente al ricamo, che diventa parte integrante della struttura dell’abito. Niente tacchi o altri cliché legati alla seduzione.”
Le calzature scelte per accompagnare questi look sono esclusivamente scarpe flat, un dettaglio che serve a mitigare l’idea di seduzione. Tra le mani, le modelle portano con orgoglio la VLogo Moon bag di Valentino Garavani, con una catena a forma di V ellittica che avvolge il polso come un gioiello.
Pierpaolo Piccioli attraverso la sua ultima sfilata, è riuscito a mandare un forte messaggio politico alla moda e alla società.