Pier Paolo Piccioli e la sua interpretazione di nudità come stato naturale libero dallo sguardo maschile nella sfilata Valentino primavera/estate 2024.
Lo show di Valentino si apre con passi di danza e con la musica di FKA Twings all’École des Beaux Arts in rue Bonaparte a Parigi.
Le ballerine sono coperte da piccoli pezzi di stoffa dai toni nude abbinati alla loro pelle e si muovono liberamente nello spazio.
Fin da subito appare chiaro il messaggio di Piccioli: il corpo nudo, più precisamente quello femminile.
Recentemente in Italia si è manifestata una forte ondata mediatica dovuta a diversi atti di violenze subite dalle donne. Piccioli, che sa sempre come cavalcare al meglio queste situazioni, ha dichiarato di non poter restare indifferente ad affermazioni che colpevolizzavano le donne e il loro modo di vestire come movente per ritrovarsi in determinate situazioni.
Esporre il corpo femminile è stato culturalmente sinonimo di provocazione sessuale. Nella cultura italiana si risente spesso questo concetto che è radicato più profondamente nel pensiero cattolico.
La sfilata di Valentino è inevitabilmente una presa di posizione, volta a liberare una naturale espressione del corpo femminile. I capi della sfilata sono vogliono rappresentare una chiara dichiarazione di opposizione nei confronti di quell’atteggiamento arretrato che ha sempre vincolato l’indipendenza delle donne e che continua a limitare il loro modo di vestire.
Fortemente legato a un’ideale classico e rinascimentale di bellezza Piccioli propone abiti con un’attenzione sartoriale non indifferente.
Fin dalla prima uscita spiccano le straordinarie lavorazioni in “Altrorilievo” che sembrano animarsi sui corpi delle modelle. Questa tecnica prevede una lavorazione tridimensionale del tessuto che da origine a forme naturalistiche come colombe, gigli e melograni dalla finitura quasi scultorea. L’”Altorilievo”, prende ispirazione dalle decorazioni dell’Antica Grecia, ed è applicato su miniabiti scollati, canottiere, sottovesti e pantaloni in denim.
T-shirt oversize, jeans, giacche da abito in popeline di cotone bianco e maxi abiti in maglione hanno posto l’accento sul comfort. Le scarpe sono slingback a punta, sandali dalla suola spessa o sneakers.
La collezione sembra infatti proporre una vasta varietà di stili, che mostrano la donna in tutte le sue possibili sfaccettature.
La sfilata rappresenta una dichiarazione contro l’atteggiamento tradizionalmente dominante che mette in luce la nudità come strumento di provocazione dello sguardo maschile.