Non è un caso che la nuova collezione di Valentino firmata Pierpaolo Piccioli si intitoli “L’Ecolé”.
Il lavoro del designer italiano è stato presentato il 2 Ottobre in occasione della sfilata primavera estate 2024 all’ L’École des Beaux Arts in rue Bonaparte a Parigi, principale organo dell’insegnamento delle belle arti in Francia. Il luogo in cui la cultura si radica nelle nostre menti educandoci al bello.
E’ proprio da questa educazione che Piccioli vuole riparte per portarci a riflettere.
Ripartire da zero, dal mondo antico. Un mondo in cui la nudità era certificata come naturale, come bellezza allo stato puro anziché essere additata, caricata dai pregiudizi fino a renderla una giustificazione per le violenze e per i soprusi ormai sempre più frequenti.
Non si tratta solo di abiti ma di una “collezione politica”; portare avanti una riflessione sulla femminilità e sul femminismo oggi “celebrando il corpo della donna al di fuori di ogni cliché filtrato dall’occhio maschile”.
La sfilata si è aperta con una performance di FKA Twigs e i suoi ballerini con la coreografia di Benoît- Swan Pouffer. L’evento ci accoglie con un invito a partire dai sensi. Le ballerine, vestite in completi dai toni nude, seguono la musica muovendosi in vasche con sabbia, terra e sassi. Creano rumori naturali che accompagnano il fashion show e i nostri sensi si uniscono in una visione che appare quasi onirica. Si susseguono abiti bianchi, cappe fluide e leggere come quelle di una vestale, jeans e camicie candide. Una semplicità che abbatte qualsiasi barriera per l’espressione di se’ al fine di creare un rapporto diretto con il corpo.
Ed è da questo concetto che nasce l’elemento principale dell’intera collezione: la tecnica dell’ Altorilievo, una scultura in tessuto in tre dimensioni che va a scolpire il corpo nudo della modella trasformandola in un’opera d’arte senza tempo. La lavorazione macramè rimanda agli elementi décor del kalathos, la parte decorata del capitello.
Tutto ciò che è semplice, dal tessuto al denim, si trasforma in bellezza, ricordandoci con forza il suo valore. Lo stesso valore che Valentino attribuisce alla donna, regalandocene un’immagine libera, pura ed umana.