All’interno dell’École des Beaux Arts avviene la celebrazione del corpo nella sua femminilità.
Tra le passerelle della fashion week per il lancio della nuova primavera/estate 2024, Valentino porta con eleganza e armonia messaggi ben precisi. Pierpaolo Piccioli si è infatti espresso in particolar modo sulla sua esigenza di celebrare la libertà dei corpi. Il suo pensiero per questa stagione era quello di far esprimere le donne con indosso gli abiti, in maniera forte e intramontabile, senza giudizi o imperfezioni, solamente fiere di essere tali. Questa volontà sorge dalla denuncia agli ultimi avvenimenti e le spiacevole circostanze in cui le donne sono soggette costantemente.
Gli abiti vengono tutti rappresentati da uno stile classico, con ispirazione che giunge dall’antica Grecia e che attinge alla moda ma guarda anche alle linee dell’architettura. In linea con il presente troviamo l’utilizzo del demin, la lavorazione a maglia e la pelle. Alcune realizzazioni si prestano alla tecnica in altorilievo, come un gioco di sartoria che propone composizioni floreali, affiancati l’uno all’altro fino a creare forme sinuose sul corpo delle modelle. Il risultato ottenuto da questa tecnica, lascia porzioni di pelle scoperta, lasciando una visione tutt’altro che volgare. Lo stesso Pierpaolo ha dichiarato a fine show che crede di aver ideato la collezione più nuda della sua carriera, pur risultando al pubblico sempre elegante e unico.
Lavorando affianco delle sarte, il direttore creativo ha instaurato all’interno della maison un’atmosfera che testimonia e onora lo stesso messaggio e le intenzioni che ha trasmesso mettendo in scena la collezione: l’onore alla donna. Oltretutto, durante l’evento, non poteva mancare l’accompagnamento di cui è viene riconosciuta l’importanza del trasportare l’osservatore in un universo parallelo. Per la performance ideale questa volta è stata scelta FKA Twigs, ospite con i suoi ballerini in una coreografia che trasmette interamente l’importanza del corpo e della sua protezione.
Sappiamo quindi per certo che Valentino continua a realizzare abiti non soltanto per la “moda”, ma per le persone e per le cause da difendere. Coordinando ogni volta un nuovo ideale dal principio, fino a renderlo proprio attraverso il design degli abiti.
Martina Tomassini – ACM 2’ FESC