Les Étoiles: le stelle più luminose del balletto di oggi

Polina Semionova, Olga Smirnova, Catherine Hurlin, i nomi delle stelle protagoniste del Gala internazionale di danza

Dietro ogni passo di danza, c’è una storia da raccontare. Al Gala internazionale di danza Les Étoiles le ballerine diventano le protagoniste di un racconto affascinante, che intreccia le loro vite personali con le grandi trasformazioni del nostro tempo. L’immagine della ballerina, un tempo legata a un’idea di femminilità più tradizionale, si è oggi evoluta, dando vita a figure complesse e multidimensionali. Daniele Cipriani è l’impresario che dieci anni fa ha ideato la formula entusiasmante di uno spettacolo che con successo ha toccato i maggiori teatri e festival italiani, con ramificazioni anche all’estero. Le artiste che calcheranno il palcoscenico del Teatro Arcimboldi il 29 e il 30 novembre sono donne forti e determinate, capaci di superare ogni ostacolo e di raggiungere i propri obiettivi. Attraverso le loro storie, si potrà scoprire come la danza possa essere uno strumento di espressione, di liberazione e di cambiamento.

Polina Semionova

La biografia artistica di Polina Semionova è un viaggio tra due mondi. Nata a Mosca, la sua infanzia è segnata dal pattinaggio artistico, eredità di una Russia in transizione. L’incontro con il balletto, quasi per caso, la proietta nel cuore dell’Accademia del Bolshoi, un’esperienza tanto esaltante quanto esigente. Destinata a diventare una stella del balletto russo, la giovane Semionova riceve un’offerta inaspettata: diventare Prima ballerina dello Staatsballett Berlin. Una scelta coraggiosa, che la porta a confrontarsi con una nuova cultura e a maturare come artista. La sua carriera internazionale è una testimonianza della volontà di superare i confini e di crescere costantemente.

Al Gala Les Étoiles al Teatro Arcimboldi di Milano (il 29 novembre) Polina Semionova danza due brani rappresentativi del suo eclettismo: il pas de deux imperiale Diamonds di George Balanchine e il sinuoso contemporaneo On the Nature of Daylight di David Dawson, entrambi in coppia con Martin ten Kortenaar, Primo ballerino dello Staatsballett Berlin.

Olga Smirnova

L’approdo di Olga Smirnova in Occidente, nel 2022, è stato un atto di coraggio e coerenza. Abbandonando la prestigiosa posizione di prima ballerina del Bolshoi, ha scelto di schierarsi apertamente contro l’invasione russa dell’Ucraina, pagando un prezzo alto: l’allontanamento dalla sua patria. La sua decisione, oltre a rappresentare una presa di posizione politica forte, è stata anche un doloroso addio a una vita e a una carriera costruite in Russia. Accolta a braccia aperte dall’HET, il Balletto Nazionale Olandese, Smirnova ha trovato una nuova casa artistica, unendo le forze con altri talenti russi come Jacopo Tissi, anch’egli costretto a lasciare il Bolshoi per le stesse ragioni.

Nata a San Pietroburgo, Olga Smirnova scopre la passione per la danza all’Accademia Vaganova, dove si diploma con il massimo dei voti. Invitata al Bolshoi, diventa presto una stella del balletto russo, ammirata per la sua tecnica impeccabile e l’espressività struggente. Dopo un decennio di successi, decide di ampliare i suoi orizzonti, esibendosi nei maggiori teatri internazionali e approfondendo il repertorio contemporaneo. La sua presenza sulle scene si è fatta più rara, ma ogni sua apparizione è un evento.

Al Gala Les Étoiles al Teatro Arcimboldi di Milano (il 30 novembre) in coppia con Jacopo Tissi, Olga Smirnova si presenta con due brani tratti dal classico esotico Il Corsaro: il virtuosistico pas de deux e il romantico incontro tra Medora e Conrad. La sua partecipazione è già annunciata anche alla tappa di Roma del Gala Les Étoiles, il 4 e il 5 (sera) gennaio 2025 all’Auditorium Parco della Musica.

Catherine Hurlin

Dall’altro capo dell’Oceano arriva Catherine Hurlin, Principal dancer dell’American Ballet Theater, la maggior compagnia di balletto classico degli Stati Uniti. La sua carriera, un concentrato di talento e determinazione, incarna alla perfezione lo spirito competitivo e spettacolare che contraddistingue il mondo della danza statunitense. Figlia d’arte, fin da piccola ha respirato l’atmosfera dei palcoscenici, mostrando una predisposizione innata per la danza. Tuttavia, è stata la vittoria allo Youth American Grand Prix, il più prestigioso concorso per giovani danzatori, a lanciarla verso una carriera stellare, aprendole le porte della prestigiosa Jacqueline Kennedy Onassis School.

Con la sua chioma rosso Tiziano e uno sguardo che sembra illuminare la scena, Catherine ha sempre saputo catturare l’attenzione. Già da adolescente, la sua presenza scenica è innegabile: Radio City Music Hall e American Ballet Theater sono solo alcune delle tappe di un percorso precoce. Oggi, Principal Dancer dell’ABT, affronta un ampio repertorio con la vitalità di un uragano, ma dietro il sipario è una donna delicata, amante della semplicità. Al suo fianco, il compagno Aran Bel, anch’egli Principal Dancer. Entrambi, oltre al balletto, coltivano una vita privata fatta di natura e amicizia, lontano dai riflettori.

Al Gala Les Étoiles al Teatro Arcimboldi di Milano, il 29 e 30 novembre, Catherine Hurlin danza il travolgente pas de deux “del Cigno Nero”, tratto dal Lago dei cigni, in coppia con Alessandro Frola, Principal dell’Hamburg Ballet. Per l’occasione la ballerina americana indossa il tutù black specialmente creato da Roberto Capucci per Les Étoiles, mentre candido è il costume dell’altra miniatura che interpreta: La Morte del cigno.