La sfilata Autunno/Inverno 2024 di Balenciaga, curata da Demna, ha continuato a consolidare la sua reputazione come uno dei marchi più audaci e innovativi della scena fashion contemporanea. La collezione ha abbracciato il tema della decostruzione, rifiutando le tradizionali convenzioni estetiche della moda per esplorare nuove forme di espressione. La passerella, immersa in un paesaggio surreale di neve artificiale, non solo ha evocato un’atmosfera apocalittica, ma ha anche suscitato dibattiti sul consumismo e sull’impatto ambientale, con l’uso di materiali sintetici e il contrasto tra il bello e l’inquietante.
I capi proposti hanno avuto una forte impronta oversize, caratterizzati da linee volutamente disordinate e irregolari, che mettevano in discussione i canoni della bellezza tradizionale. Abiti voluminosi, giacche e piumini dalla forma sproporzionata riflettevano un’idea di sopravvivenza, in cui la moda non era più un atto di abbellimento ma una strategia di adattamento a un futuro incerto. La palette di colori ha spaziato dal nero e grigio alle tonalità più spiazzanti come il verde acido e il rosso acceso, rendendo ogni look visivamente potente e in contrasto con l’idea di un mondo prossimo al collasso.

Demna ha ancora una volta messo in discussione il ruolo della moda come simbolo di lusso e consumismo, proponendo una visione radicale che sembra rispondere alla crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e le crisi globali. Il suo uso di materiali innovativi come il nylon, il vinile e il neoprene, da sempre presenti nel suo repertorio, ha accentuato l’idea di un’estetica “futuristica”, ma anche artificiale, lontana dalla natura e dalle convenzioni del passato.
L’approccio di Balenciaga alla sostenibilità si è riflesso nel tentativo di ridurre l’impatto ambientale, sebbene la scelta di utilizzare neve sintetica abbia sollevato qualche critica. Tuttavia, la collezione non è stata solo una provocazione sull’ambiente: ha trattato temi universali di alienazione, identità e disconnessione, dove i capi non sono pensati solo per essere indossati, ma per comunicare un messaggio.
Inoltre, gli accessori, come gli occhiali da sole futuristici e le borse minimaliste, hanno completato la visione del designer, conferendo al tutto un aspetto coerente di introspezione e sperimentazione. La sfilata di Balenciaga ha confermato la capacità del marchio di non essere solo una vetrina di tendenze, ma un terreno fertile per il pensiero critico sulla moda, la società e il futuro. L’atto creativo di Demna va ben oltre l’estetica, invitando tutti a interrogarsi su come la moda possa influire sul nostro rapporto con il mondo che ci circonda e con noi stessi.
