Moda in Movimento: Esperienze per Fashion Lovers

Se sei un appassionato di moda e sei sempre in cerca di nuove attività che stimolino la tua mente creativa, ecco la soluzione: il museo MAXXI di Roma, in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda, annuncia la mostra “Memorabile. Ipermoda”, a cura di Maria Luisa Frisa, dal 27 novembre 2024 al 23 marzo 2025. Da Viktor & Rolf a Balenciaga, da Bottega Veneta a Prada, passando per Bulgari e Marni. La moda come specchio del presente, tra le pieghe delle stoffe più originali dell’ultimo decennio.

Un’occasione unica per immergersi in uno spazio senza tempo, dove passato, presente e futuro coesistono in armonia. Un viaggio alla scoperta dei processi, delle tecniche e dei modelli di produzione del mondo moda dal 2015 fino ad oggi, che punta ad esplorare e a studiare i cambiamenti sociali e tecnologici da cui quest’ultimo è stato e continua ad essere influenzato, permettendo così allo spettatore di acquisire una panoramica completa. Ma non si tratta solo di questo, la mostra mette in luce le voci che hanno plasmato l’industria in quest’ultimo decennio, a partire dal lavoro che fanno i direttori creativi dei grandi brand, che hanno il compito di tramandare l’heritage di un marchio ma, allo stesso tempo, proiettarlo nel futuro, fino ad arrivare all’emergente ruolo degli stylist, che agiscono in una dimensione di relazione e di comunicazione nel modellare i linguaggi e le visioni dell’industria. All’interno dell’esposizione si possono trovare abiti, accessori, immagini, ma anche riviste e video organizzati in spazi tematici, quali: evocazione, interrogazione, e restituzione dell’aspirazione della moda ad essere memorabile. 

Il percorso, dunque, non punta semplicemente a “mostrare” la moda, bensì permette al destinatario di realizzare un’analisi “attraverso la moda stessa”. La curatela attuale delle esposizioni rappresenta, infatti, una mediazione tra due estremi: da una parte la materialità pura dell’oggetto, dall’altra parte la contestualità estrema dell’interpretazione. In questo modo, la maggiore libertà interpretativa consente al visitatore di assumere un ruolo creativo e attivo. Al contempo, vengono messi in evidenza tutti quei valori chiave legati all’idea di moda e agli oggetti che ne derivano, quali le caratteristiche empatiche ed affettive che affermano la sua funzione pedagogica e il suo valore nella cultura contemporanea.

Il messaggio è chiaro: da sempre la moda è stata erroneamente associata a quelli che sono solo i suoi aspetti decorativi e alle sue frivole apparenze; ad oggi, però, quest’ultima non è riducibile ad una realtà strettamente di consumo, non può, dunque, essere identificata solamente con quello che è il prodotto. E’ necessario diffondere la consapevolezza che l’industria fashion possa assumere numerose sfaccettature ed estendersi ad un immaginario più ampio, come già accade in altre sfere artistiche quali il design, l’architettura e le arti visive. “Memorabile – si legge in una nota – è l’emozione suscitata dalla trasformazione di manufatti in architettura più prossima al nostro corpo, un ponte tra estetica, funzionalità e significato”. Dice Maria Luisa Frisa: “In Italia che la moda entri nel Museo assume un significato particolare. Vuol dire riconoscere il valore che la moda ha nel sistema culturale contemporaneo”. Perché senza cultura, la moda è effettivamente solo sartoria. 

Detto questo, spero di avervi incuriosito e di avervi convinti a visitare la mostra, ci vediamo in Via Guido Reni 4/a da martedì a domenica 11-19!