Balenciaga e Pierpaolo Piccioli: una prima campagna che invita a fermarsi

Il brand apre un nuovo capitolo con la prima campagna firmata da Pierpaolo Piccioli, il nuovo direttore creativo della maison. Dopo anni in cui il marchio si è distinto per immagini forti, provocatorie e talvolta volutamente disturbanti, arriva ora un cambiamento di tono, di ritmo e di sensibilità. Piccioli sceglie di parlare in modo diverso, non più con urla visive o messaggi spiazzanti, ma con un linguaggio fatto di calma, semplicità e umanità. È una svolta che invita chi guarda a fermarsi per un momento, a respirare, a osservare le piccole cose con occhi nuovi.

Questa campagna segna un nuovo inizio non solo per Balenciaga, ma anche per la moda in generale. Piccioli sembra voler dire che la bellezza non ha bisogno di eccessi per essere forte, che l’emozione può nascere anche dal silenzio, dalla luce naturale, da un sorriso spontaneo. In un mondo che corre senza sosta, l’artista invita tutti a rallentare, a ritrovare un ritmo più umano. Le sue immagini non cercano di stupire, ma di trasmettere un sentimento. Non mostrano la perfezione, ma la realtà.

Le fotografie, realizzate da David Sims, raccontano momenti che sembrano rubati alla vita quotidiana. Le modelle non posano in modo rigido, ma si muovono liberamente, ridono, camminano, si rilassano. È come se la moda tornasse a essere un’esperienza vissuta, e non solo rappresentata. Gli abiti si adattano ai corpi e non il contrario. I tessuti seguono i movimenti, la luce accarezza i volti e tutto sembra respirare un’aria nuova.

Lo scenario scelto per questa campagna è l’Hôtel de Maisons, un edificio storico situato sulla Rive Gauche di Parigi. Le sue stanze, eleganti ma non ostentate, custodiscono un passato ricco di storia e di arte. In questo luogo ha vissuto Karl Lagerfeld, e oggi diventa lo sfondo simbolico della rinascita di Balenciaga. L’atmosfera è calda, accogliente, intima. Ogni scatto sembra catturare un momento sospeso nel tempo, dove il passato incontra il presente in modo naturale.

Le protagoniste delle immagini sono le modelle Mona Tougaard e Sandra Murray. Due donne diverse per età, stile e presenza, ma unite da una bellezza autentica e profonda. Non sono i volti patinati che si vedono ovunque, ma persone vere, che portano sul viso la forza e la dolcezza della vita reale. Piccioli ha scelto di raccontare una bellezza inclusiva, libera da schemi, che parla a tutti senza bisogno di filtri.

Nelle foto compaiono anche due borse che rappresentano la storia e l’identità di Balenciaga: la Rodeo Bag, creata da Demna, e la City Bag, disegnata da Nicolas Ghesquière circa venticinque anni fa. Questi accessori simbolici mettono in dialogo epoche diverse della maison. Piccioli non rinnega ciò che è stato, ma lo accoglie e lo rielabora. È un modo per dire che la moda può evolversi senza cancellare le sue radici, che il rispetto per chi è venuto prima è parte del futuro che si vuole costruire.

Lo stesso Piccioli spiega la sua visione con parole semplici ma profonde. Dice di aver voluto creare qualcosa di personale, qualcosa che raccontasse una bellezza più vera, più umana. Insieme a David Sims ha scelto di fotografare Mona e Sandra così come sono, senza maschere, senza sovrastrutture. “Volevo mostrare la loro forza e la loro delicatezza,” afferma. “La loro presenza naturale, il modo in cui abitano lo spazio, la luce, la realtà.”

Nelle immagini compaiono anche alcuni capi della prossima collezione primavera 2026: bermuda morbidi, crop top leggeri, abiti che sembrano fluttuare. I colori sono chiari, tenui, rassicuranti. I tagli sono semplici, le linee pulite. Tutto parla di comfort, di libertà di movimento, di eleganza naturale. È una moda che non impone, ma accompagna. Che non vuole essere un travestimento, ma un modo per sentirsi bene con sé stessi.

Con questa prima campagna, Pierpaolo Piccioli non presenta solo una nuova collezione, ma un nuovo modo di guardare alla moda. È un invito a fermarsi, a riscoprire la quiete, a dare valore alle cose piccole e vere. Le immagini non gridano, non cercano di impressionare. Raccontano emozioni semplici: un sorriso, un raggio di sole, un gesto gentile. In un mondo sempre più rumoroso, Piccioli sceglie il silenzio come forma di espressione.

Il risultato è una Balenciaga diversa, più umana, più vicina, più sincera. Una Balenciaga che parla con la voce della calma e della bellezza autentica, e che, proprio per questo, riesce a farsi ascoltare meglio che mai.