In occasione dell’Art Basel Paris, fiera di arte contemporanea allestita nella capitale francese dal 24 al 26 ottobre, Louis Vuitton ha scelto di presentare la terza collaborazione con l’artista giapponese Takashi Murakami, e non poteva farlo in modo più teatrale. Infatti, al Grand Palais è stato allestito un enorme polpo colorato, difficile da non notare. Non a caso è stato scelto l’animale marino, molto caro al creativo: in Giappone, oltre alla sfumatura erotica, gli vengono attribuiti i significati di perseveranza, successo e fortuna, proprio ciò che deriva da questa grandiosa intesa tra moda e arte. Oltretutto, è un tema caro all’artista, che ne ha già dato prova con la creazione di “The Octupus Eats Its Own Leg” nel 2001.
La prima collezione risale al 2003, quando Murakami venne chiamato da l’allora direttore creativo Marc Jacobs. In quell’occasione, l’artista pop prese l’esperienza come un’attività formativa, non essendo mai stato a contatto con il mondo della moda prima. Tuttavia, decise di proporre una collezione dedicata ai bambini, anche per voler ampliare il mercato della maison francese: inutile dire ciò che ne conseguì. Il successo fu immediato e la fama continuò per gli anni a venire, in cui i pezzi della prima collezione erano paragonati a tesori preziosi e facevano impazzire tutti i reseller del mondo. Dopo vent’anni, l’ormai 62enne Murakami torna a collaborare con il brand, per far sognare ancora quei bambini destinatari della prima operazione: anche perchè ormai sono cresciuti. Per la loro seconda volta insieme, decidono di riprendere le stampe e i personaggi caratteristici dello stile dell’artista e di proporre i modelli classici rivisitati. Anche questa collezione è un trionfo ed ottiene grande popolarità proprio tra i giovani, dovuta in parte alla scelta di Zendaya come volto per la campagna. Nonostante i vent’anni di stop, già dal 2003 Murakami aveva stretto una bella amicizia con Pietro Beccari, attuale amministratore delegato del brand.
Probabilmente questa terza collezione è dovuta in parte a questo legame, oltre che al profondo amore sviluppato dall’artista giapponese nei confronti del brand e della moda. E in effetti, se si guarda attentamente tra i tentacoli del mastodontico polpo, si intravedono undici borse della nuova collezione Artycapucines VII. Si rivedono nuovamente i personaggi creati negli anni, come Mr. Bob, Panda Superflat e Smiling Flowers. Le nuove creature vengono disposte in queste sale, offrendo allo spettatore un vero e proprio viaggio in questo mondo fantastico, imbattendosi nel polpo di 8 metri e invade la mostra con i suoi tentacoli.
La mostra è l’ennesima prova dell’interesse di Louis Vuitton per l’arte. Infatti, da non dimenticare sono i frutti delle collaborazioni con Sol LeWitt, Richard Prince, César e Yayoi Kusama, che hanno disegnato pezzi iconici molto bramati, anche se il più desiderato resta ancora l’artista giapponese.
Nonostante il passare degli anni, quest’unione non sembra destinata a finire, anzi si spera che possa riservare ancora piacevoli sorprese per il futuro.