Fondazione Prada: tra moda e arte

Nel panorama delle istituzioni culturali contemporanee, la Fondazione Prada si colloca come un attore che va ben oltre la tradizionale mostra d’arte. Fondata nel 1993 da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, la Fondazione nasce con l’obiettivo di esplorare la cultura contemporanea in tutte le sue forme, operando nella convinzione che l’arte e lo studio siano strumenti utili e necessari per comprendere i cambiamenti che avvengono nel mondo attraverso prospettive inedite e coinvolgenti.

Fin dalle sue origini, l’istituzione si è distinta per la capacità di superare i confini tra le discipline: arte, cinema, filosofia, scienza e moda convivono in un dialogo continuo.

Come sottolinea la presidente e direttrice Miuccia Prada, “fin dall’inizio attraverso le attività della Fondazione ho voluto affrontare l’indagine della cultura umana nella sua varietà e complessità. Nel corso di questi trent’anni mi sono interrogata in varie forme su come la ricerca artistica e intellettuale possa incidere sulla vita delle persone. Cercare risposte sempre più attuali a questa domanda è lo scopo fondamentale della Fondazione.”

In questa prospettiva, Fondazione Prada non si limita a esporre opere, ma si configura come uno spazio di riflessione e sperimentazione, dove il pensiero critico incontra la sensibilità estetica e dove la cultura viene intesa come strumento per interpretare la complessità del presente.

Infatti Fondazione Prada non è né un archivio né un museo, ma uno spazio dove affrontare e indagare la cultura nella sua varietà e complessità. La sede di Milano è stata progettata nel 2015 , dallo Studio OMA guidato da Rem Koolhaas, che riflette questa moltitudine di stimoli, da sempre ricercata dai direttori.
La caratteristica della sede è di avere ambienti molto diversi, se non opposti, fra loro che coabitano: vecchio e nuovo, largo e stretto, aperto e chiuso, orizzontale e verticale.

Fondazione Prada incoraggia dinamiche partecipative e inclusive che tengono conto di una molteplicità di identità, sensibilità e istanze sollevate dalle comunità e dai singoli individui. Un’attenzione particolare è rivolta ai giovani e alla loro formazione che si traduce in una serie di progetti destinati ai bambini e agli studenti e di attività educative ed espositive sviluppate con scuole, università e centri di ricerca italiani e internazionali nell’ambito delle arti visive e delle materie umanistiche e scientifiche.

Il legame tra Prada e il mondo dell’arte è sempre stato profondo. Sin dagli anni ’90, Miuccia Prada ha collaborato con artisti e registi per trasformare la comunicazione del brand in un linguaggio concettuale.
Le campagne fotografiche firmate da Glen Luchford o Steven Meisel, così come i cortometraggi diretti da Wes Anderson  e Ridley Scott, dimostrano come la Maison non si limiti a vendere abiti, ma racconti storie, stati d’animo, visioni.
La Fondazione Prada è, in questo senso, l’estensione culturale di questa ricerca estetica: uno spazio dove la moda dialoga con l’arte, ma senza confondersi con essa.

Negli ultimi anni la Fondazione ha ampliato ulteriormente il proprio campo d’indagine, avvicinandosi alla ricerca scientifica e al pensiero interdisciplinare.
Un esempio emblematico è il progetto Human Brains, avviato nel 2020 e articolato in mostre, convegni e pubblicazioni dedicati alle neuroscienze e al funzionamento del cervello umano.
L’ultima edizione, intitolata “Preserving the Brain: A Call to Action” (Milano, 2024-2025), ha coinvolto istituti di ricerca internazionali, scienziati e artisti in un dialogo sul futuro della mente e della memoria. Questa scelta mostra come la Fondazione Prada consideri l’arte non un fine estetico, ma uno strumento di conoscenza, un ponte tra discipline e linguaggi diversi.

Nel sito si legge quanto segue:”Il progetto è guidato da un forte interesse a comprendere il cervello umano, la complessità delle sue funzioni e la sua centralità nella storia dell’uomo. Per un’istituzione culturale come la Fondazione, “Human Brains” rappresenta una sfida, in quanto contribuisce a dar voce alle idee dei ricercatori che hanno un impatto concreto sulle vite di ogni individuo.”
Questo evidenzia ancora di più come la Fondazione abbia intenzione di ampliare il suo raggio d’azione.

Tra i progetti più innovativi c’è Accademia dei Bambini, un laboratorio permanente inaugurato nel 2015 e ideato da Francesca Giacomelli su un concept di Ninetta Zandegiacomi, che introduce bambini e famiglie alla creatività attraverso l’arte e il gioco.

I progetti di “Accademia dei bambini” sono dedicati a bambini e famiglie e sono ideati da “maestre” e “maestri” appartenenti a vari ambiti come architettura, pedagogia, arte, scienza, regia, musica, che desiderano non solo insegnare, ma anche acquisire nuovi stimoli. Attraverso laboratori, visite guidate, workshop e progetti in collaborazione con università e scuole italiane e internazionali, la Fondazione promuove una cultura partecipativa e inclusiva.

Oggi la Fondazione Prada è riconosciuta come una delle istituzioni culturali più influenti d’Europa.
Attraverso un linguaggio che unisce moda, arte, architettura e ricerca, la Fondazione si propone come una lente sul mondo contemporaneo, capace di interpretarne le contraddizioni e di proporre nuove visioni del futuro.
Non solo un’estensione del marchio Prada, ma un luogo dove il pensiero creativo diventa strumento di riflessione collettiva.

Come ha dichiarato Miuccia Prada, “la cultura non è un lusso, ma un modo per capire il mondo in cui viviamo”. Una frase che riassume perfettamente lo spirito di un’istituzione che continua a interrogarsi, innovare e costruire ponti tra discipline, generazioni e visioni del futuro.