Gli studenti della scuola francese di economia e commercio hanno salvato l’archivio dei costumi realizzati da Yves Saint Laurent per il film Belle de Jour di Luis Buñuel del 1967. Tra i couturier e stilisti più importanti del XX secolo, il grande Yves Saint Laurent si affermò disegnando per Christian Dior, prima di aprire la sua maison personale nel 1960. Oggi, un gruppo di studenti della prestigiosa università ESCP di Parigi è riuscito a trovare e restaurare i capi, i disegni e gli accessori che hanno costituto l’iconico guardaroba di Catherine Deneuve nel film Belle de Jour.

Tra i film più acclamati del regista spagnolo, la pellicola del 1967, vincitrice del 28esimo festival del cinema di Venezia, simboleggia una rivoluzione nel cinema che va di pari passo con la corrente nouvelle vague della cinematografia francese. In Belle de Jour, una giovane Séverine Serizy, interpretata da Catherine Deneuve, esplora i due lati della sua intimità e della sua personalità: taciturna, innocente casalinga borghese in presenza del marito, promiscua e curiosa escort nelle ore diurne più noiose. Appunto dal titolo del film; bella di giorno.
I costumi del film – simboli che emanano significati – imitano la dualità della protagonista, permettendo al grande schermo di mostrare per la prima volta la sensualità femminile, trasformando la figura della donna e l’idea del sesso. Così facendo l’erotismo passa da avere il solo scopo di soddisfare l’uomo, a essere un elemento desiderato dalla donna per il suo piacere più intimo. Una donna che anziché subire può finalmente desiderare, e liberare così il suo inconscio.
Tre studenti della ESCP di Parigi hanno ritrovato in uno scantinato di famiglia, e restaurato con cura, l’archivio di cappotti, abiti, accessori e disegni dell’allora nuovissima linea Rive Gauche di Yves Saint Laurent. Deneuve, musa e icona per lo stilista algerino-francese, parlò dell’importanza della lunghezza dei suoi vestiti nel contesto del femminismo di seconda ondata e del periodo della nascita della minigonna. Per Buñuel e Saint Laurent i cappotti di mezza lunghezza, gli accessori tradizionali come i guanti e cappelli in velluto e i dettagli in pelle nera, comunicano la tensione tra la realtà tradizionale e borghese del personaggio e i suoi desideri più intimi.

Stella Buratto, studentessa del secondo anno della ESCP ci ha raccontato: “Ritrovare questi capi e disegni di Monsieur Saint Laurent è stata una sorpresa unica, che mi ha riempito di gioia. Studiamo economia aziendale ma pensiamo che l’arte, il cinema e la moda siano le basi della cultura moderna, fondamentali per la società di oggi. Belle de Jour rappresenta una rivoluzione non solo nel cinema ma nella cultura, una cultura di cui noi francesi andiamo molto fieri. Il patrimonio artistico di uno degli stilisti più importanti nella storia della moda va condiviso per celebrarne la bellezza”. lei e i suoi compagni universitari hanno collaborato con una sartoria locale per la pulizia e il restauro dei capi.
I codici estetici della maison francese continuano a sovvertire la moda contemporanea, e il direttore creativo Anthony Vaccarello ha scelto di proseguire con le collaborazioni tra Saint Laurent e il cinema, disegnando i costumi per Emilia Perez di Jacques Audiard e Parthenope di Paolo Sorrentino.