La bellezza che rispetta il pianeta

Hai mai contato quanti flaconi, contenitori di crema e tubetti di detergente finiscono nel tuo cestino ogni anno? Se sei una beauty addicted, probabilmente la risposta è sì. L’industria del beauty è una fonte inesauribile di innovazione, di nuove formule e rituali, ma anche purtroppo di rifiuti. Si stima che ogni anno vengano prodotti oltre 120 miliardi di confezioni per cosmetici e prodotti per la cura personale, e una grande parte di questi non viene mai riciclata. Nei mari e sulle spiagge si trovano ancora oggi flaconi risalenti agli anni ’90: tracce di un sistema che, per decenni, ha privilegiato la plastica monouso, dimenticando quanto tempo impieghi a decomporsi.

Questo dilemma ambientale fa sorgere una domanda spontanea: è possibile prendersi cura di sé, seguire una skincare routine efficace e, allo stesso tempo, rispettare l’ambiente? La risposta è sì. Ed è racchiusa in un concetto che negli ultimi anni sta ridefinendo il modo di vivere la bellezza: la skincare “zero waste”.

Molti pensano che essere sostenibili significhi rinunciare a qualcosa, ma la verità è che la filosofia zero waste non chiede di usare meno, bensì di scegliere meglio. Significa privilegiare quei prodotti che riducono al minimo l’impatto ambientale, a partire dal packaging. Sempre più brand, infatti, propongono confezioni ricaricabili, in vetro o in alluminio, oppure optano per formule solide che eliminano del tutto l’uso della plastica. Anche la tendenza dei cosmetici waterless cioè privi di acqua sta rivoluzionando il modo di concepire la skincare: formule più concentrate, che durano di più e pesano meno sull’ambiente.

Accanto ai prodotti, anche gli accessori diventano parte integrante di questo cambiamento. I dischetti struccanti lavabili sostituiscono quelli usa e getta, i panni in microfibra rimpiazzano le salviettine, mentre spazzole e strumenti in bambù prendono il posto della plastica. Ogni piccolo gesto, sommato agli altri, diventa un atto di cura non solo verso la pelle, ma anche verso il pianeta.

La skincare sostenibile, in fondo, non è una tendenza del momento: è un nuovo modo di intendere la bellezza, più consapevole, autentico e responsabile. Perché prendersi cura di sé significa anche scegliere con amore ciò che lasciamo dietro di noi.