In vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, le grandi maison della moda iniziano a contendersi l’attenzione del pubblico presentando le nuove collezioni invernali. Ma chi, più di tutti, è riuscito a entusiasmare la propria community?
Gucci non ha certo deluso, scegliendo come volto della nuova campagna “Gucci Altitude” il numero uno del tennis mondiale, Jannik Sinner, un nome che non ha bisogno di presentazioni. Ma perché scegliere proprio lui? leggenda in campo e ora trionfante anche sulla neve. Fino ai dodici anni, il global ambassador di Gucci è stato un prodigio dello sci, cresciuto sulle piste di Sesto Pusteria. Oggi conferma, ancora una volta, di essere nato per lo sport.
«Dello sci mi piace molto stare in mezzo alla natura. Quando giochi a tennis, ovviamente, gli stadi sono bellissimi, ma la natura non si vede sempre. Ci sono delle eccezioni, come a Monte Carlo, dove hai una vista mare mozzafiato», ha raccontato Sinner, «Ovviamente sono due sport completamente diversi. Magari una similitudine è lo scivolare. Ormai lo vediamo su tutte le superfici. Nel tennis stai di fronte al tuo avversario, mentre nello sci sei da solo sulla pista e non puoi neanche comunicare con il tuo team».
Il tennista descrive la sua esperienza scattando la campagna come un servizio fotografico unico nel suo genere, un’occasione magica ed indimenticabile che resterà per sempre nel suo cuore. Gucci ha scelto di immortalare Sinner con una robusta giacca da neve decorata con il celebre monogram della maison, un esempio perfetto di come la collezione riesca a fondere la precisione dell’abbigliamento sportivo invernale con la tradizione del marchio. Lo stesso equilibrio si ritrova in un paio di sneaker foderate e arricchite dai dettagli più iconici del marchio, così come in stivali da montagna e guanti imbottiti. Capi che, da semplici elementi del guardaroba da neve, si trasformano in autentici pezzi Gucci, dove le tecnologie più avanzate dello sportswear incontrano i codici estetici del brand fiorentino.
Ormai Sinner padroneggia pienamente l’universo Gucci, frutto di una collaborazione consolidata negli anni. La maison lo ha accompagnato dentro e fuori dal campo con creazioni personalizzate, dalle borse ai look, in un’ estetica che sembra riflettere, e forse alimentare, la sua irresistibile ascesa globale.
«Da quando sono ambassador Gucci ho imparato tantissimo e sto iniziando a capire sempre meglio il mondo della moda. Mi affascina scoprire come si abbinano i colori, come ogni tessuto trasmetta sensazioni diverse e quanto anche un piccolo dettaglio possa fare la differenza. Quando viaggio porto sempre con me il mio zaino personalizzato, un regalo speciale che ho ricevuto dai miei amici di Gucci, che è diventato un compagno inseparabile». Queste le parole del campione che raccontano un legame autentico, fatto di stima reciproca verso mondi diversi ma affini: quello dello sport e quello della moda. In entrambi, infatti, contano la disciplina, l’attenzione ai dettagli e la capacità di esprimere la propria identità attraverso lo stile.
Gucci Altitude è la prova di quanto il brand sappia reinventarsi, portando la sua estetica anche sulle piste da sci. E chissà, forse è il pretesto perfetto per iniziare a guardare agli sport invernali con occhi diversi. D’altronde, Milano-Cortina 2026 è dietro l’angolo.




