Alexander McQueen e il richiamo degli abissi: quando la moda incontra l’ignoto Il fascino del mondo sommerso tra misteri scientifici, immaginazione e cambiamento climatico

Gli abissi marini rappresentano una delle ultime frontiere inesplorate del nostro pianeta. Oscuri, inaccessibili, eppure carichi di vita e mistero, continuano a ispirare non solo il mondo della scienza, ma anche quello dell’arte, della cultura pop e della moda. Creature bioluminescenti, organismi capaci di sopravvivere in condizioni estreme e paesaggi che sembrano appartenere a un altro pianeta alimentano l’immaginazione collettiva e stimolano narrazioni di fantascienza. Ma non è solo la scienza a trarre spunto da questo universo nascosto: anche la moda ha trovato negli oceani e nei loro segreti una fonte inesauribile di ispirazione. Uno degli esempi più emblematici di questa fascinazione per il mondo subacqueo è la collezione Plato’s Atlantis, presentata nel 2010. Questo capolavoro visionario del celebre stilista britannico non si limita a celebrare la bellezza degli oceani, ma affronta una tematica universale: l’adattamento umano in un futuro segnato dal cambiamento climatico. L’autore ipotizza un’umanità che, per sopravvivere, evolve e si fonde con l’ambiente marino, offrendo una riflessione potente e innovativa sul rapporto tra uomo e natura. La collezione si distingue per la capacità di trasformare la passerella in un racconto. Gli abiti sembrano sculture viventi: stampe che richiamano squame e coralli, tessuti che imitano la bioluminescenza delle creature abissali e silhouette che evocano organismi marini. La palette cromatica, dominata da blu, verdi e tonalità sabbia, suggerisce una fusione tra mondo sommerso e superficie terrestre. Tra gli elementi più iconici della sfilata spiccano i celebri tacchi Armadillo, veri e propri pezzi d’arte, che incarnano la visione di una nuova specie umana, capace di adattarsi e prosperare in un ambiente ostile e in continuo cambiamento. La passerella, però, non è solo un omaggio al mondo sommerso. È anche un’esplorazione dell’ignoto, di ciò che ancora sfugge alla nostra comprensione. Gli oceani, con i loro segreti e le loro creature enigmatiche,evocano l’idea di un altrove misterioso, popolato da esseri quasi alieni. Questo immaginario si intreccia con le suggestioni della fantascienza e delle teorie scientifiche sull’adattamento, creando un dialogo tra realtà e fantasia che trova nella moda un potente mezzo di espressione. Oltre all’estetica, Plato’s Atlantis colpisce per il messaggio che attraversa l’intera collezione. In un periodo in cui il dibattito sul cambiamento climatico e sull’impatto delle attività umane sull’ambiente era sempre più acceso, il creatore ha utilizzato la moda per veicolare un monito e una speranza. Gli abissi marini diventano metafora di un futuro possibile, dove l’uomo, costretto a reinventarsi, dimostra la straordinaria capacità di adattamento che ha permesso alla nostra specie di evolversi.

Oltre all’estetica, Plato’s Atlantis colpisce per il messaggio che attraversa l’intera collezione. In un periodo in cui il dibattito sul cambiamento climatico e sull’impatto delle attività umane sull’ambiente era sempre più acceso, il creatore ha utilizzato la moda per veicolare un monito e una speranza. Gli abissi marini diventano metafora di un futuro possibile, dove l’uomo, costretto a reinventarsi, dimostra la straordinaria capacità di adattamento che ha permesso alla nostra specie di evolversi. La passerella, però, non è solo un omaggio al mondo sommerso. È anche un’esplorazione dell’ignoto, di ciò che ancora sfugge alla nostra comprensione. Gli oceani, con i loro segreti e le loro creature enigmatiche, evocano l’idea di un altrove misterioso, popolato da esseri quasi alieni. Questo immaginario si intreccia con le suggestioni della fantascienza e delle teorie scientifiche sull’adattamento, creando un dialogo tra realtà e fantasia che trova nella moda un potente mezzo di espressione. La sfilata rappresenta uno dei momenti più alti della carriera dello stilista, sia per la complessità concettuale che per l’innovazione tecnologica. È stata una delle prime collezioni trasmesse in live streaming, dimostrando come l’autore fosse sempre un passo avanti nel cogliere le potenzialità del digitale. Questo approccio pionieristico, unito alla narrazione visiva e al messaggio ecologico